A Pomezia, al Duepuntozero si è tenuta la prima tappa del
Tour di “Quelli di Io Vagabondo”. Il pubblico ha apprezzato il ritorno su palco
degli storici componenti dei “Nomadi” ritornati a suonare dopo anni di
separazione dal fondatore Beppe
Carletti. La storia è densa di particolari e vicende che hanno caratterizzato
la Band in quasi cinquant’anni di successi; molti i cambiamenti di formazione,
tanti i musicisti che si sono avvicendati sul palco di una della band più amate
e discusse da più generazioni. Tutti sappiamo che dopo la morte dell’indiscusso
leader Augusto Daolio i Nomadi hanno vissuto per anni, e tuttora vivono,
all’ombra del “mito” ma quello che abbiamo visto l’altra sera a Pomezia, al
Duepuntozero è veramente un ritorno di 4 amici che cercano di ricordare quegli anni
e quelle emozioni che hanno aiutato Augusto a diventare uno dei cantanti più
apprezzati nell’ultimo mezzo secolo; loro ci sono sempre stati quando si
componevano le melodie, quando i testi di Guccini erano troppo duri per il
perbenismo dell’epoca, nei momenti d’incertezza, quando le case discografiche gli
avevano chiuso le porte, ma anche quando a Sanremo e al Cantagiro hanno
dimostrato che la musica vince sempre quando comanda il cuore…insomma Franco
Midili, Bila Copelini, Amos Amaranti e Umbi Maggi hanno dentro di loro tutte le
amarezze e le gioie di quei momenti magici, ed ora dopo anni di silenzio hanno
deciso di far sentire la loro voce e quella dei loro strumenti. Al Duepunto
zero ognuno di loro ha dimostrato che gli anni sono un eufemismo e che la
grinta e la musica spesso puntano diritto al cuore; Amos ha fatto cantare la
sua chitarra regalando al pubblico momenti esilaranti, Franco ha puntualmente
punzecchiato il pubblico con le sue battute tra l’ironico e lo scanzonato, Bila
ha sorpreso tutti carezzando i tamburi come ai vecchi tempi non sbagliando un
colpo e Umbi ha giocato con le corde del suo basso ricordando i momenti vissuti
con Nomadi, ma anche quelli con Zucchero Fornaciari e i Sorapis…e poi la
sorpresa…il cantante! un ragazzo emiliano dai capelli scomposti, dallo sguardo
semplice, dalla voce a volte gentile a volte graffiante, con delle note basse
interessanti…lui è Andrea Canevari ed è la nuova scoperta di Franco Midili…come
lo è stata quella di Augusto Daolio ai suoi tempi, quando Franco lo portò
all’interno dei Nomadi. La voce non è quella di Augusto ma il sentimento è il
medesimo con la consapevolezza che ora siamo nel 2015 e copiare non serve a
creare una nuova Star. La Band è da ascoltare, le immagini che propongono sul
video sono assolutamente da guardare e poi
le battute di Franco…arrivano al momento giusto!
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